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La crisi della terra

2020-07-19 22:43

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Lo sai che,

La crisi della terra

Le norme, i prestiti, le calamità: ecco come abbiamo perso l'azienda

Una famiglia pugliese nell'inevitabile esecuzione immobiliare perde terra, azienda agricola e perfino l'abitazione.




La loro colpa? Non sono riusciti a pagare un trattore.




L'ufficiale giudiziario ha comunicato che i beni sono pignorati e vanno venduti all'asta.




>, dice la moglie Laura.





A differenza di quel che si potrebbe pensare, non sono in particolare stato di agitazione. Incupiti semmai. Più che altro, paiono rassegnati ad un destino cinico e baro al quale i meridionali spesso soccombono.





La famiglia di Noci con un allevamento di 90 bovini da latte, ha due figli ma la masseria è una sola.




Vogliono assicurare a entrambi un futuro di lavoro e benessere. Devono acquistare una seconda masseria per cui la prima andrà in eredità al figlio maggiore e la seconda al figlio più piccolo.




Poco male se c'è da contrarre un mutuo con una banca.




Si stringerà la cinghia e si faranno sacrifici. Inoltre, si venderà un appezzamento di terra, di quelle buone, e si potrà acquistare la seconda masseria.




Il figlio minore chiede un finanziamento regionale di circa 50 mila euro per realizzare il primo insediamento. La storia è nota.






LA CRISI DELLE TERRE


L'agricoltura deve fare i conti con le calamità, la concorrenza extraeuropea al ribasso, la manodopera che in terra straniera è a prezzi stracciati, le banche, a volte anche l'usura e poi ci si mettono i ritardi della Regione nell'erogazione dei contributi.




Una parte del finanziamento finalmente giunge. A un certo punto, la Regione interrompe l'erogazione del finanziamento e anzi chiede la restituzione di quanto già erogato. In sostanza si contesta il mancato completamento del programma di investimento pattuito, condizione capestro per l'ottenimento del premio.




Il finanziamento prevede per forza l'acquisto di mezzi agricoli come il trattore, il carro miscelatore o il carro letame.




E' evidente che la Regione voglia cautelarsi contro ipotetici usi impropri dei soldi pubblici.






QUESTA E' LA LEGGE


Tuttavia, la realtà non è mai bianca o nera, ma multicolore.




>, dice oggi la signora Laura.




E' probabile che il programma non sia stato completato, forse il giovane non aveva più risorse per completarlo.




Bisogna acquistare un trattore, non c'è niente altro da fare.




Dopo la contrazione di un mutuo con una banca la ditta che vende il trattore propone, come per le autovetture, un prestito grazie ad una società finanziaria che lavora in stretta sinergia.






RATE NON PAGATE


Viene concesso il finanziamento per il trattore. Ed è questa la goccia che fa traboccare il vaso. Non si riesce a pagare il prestito e salta l'intera azienda. Anche l'altro fratello ha acquistato la masseria con un mutuo che non è riuscito a saldare. Alla fine, la masseria appena acquistata è stata venduta a un altro nocese e uno dei due fratelli si è ritrovato sulle spalle una parte del debito del fratello.




Ora il pignoramento di tutti i beni. E la vendita all'asta rischia di privarli dell'intera superficie aziendale, la stalla e l'abitazione.





La società finanziaria ci concesse 50 mila euro che sarebbero serviti per l'acquisto del trattore.




Il trattore era di mio figlio maggiore ma la masseria non è più andata avanti come si faceva a pagare anche le rate del trattore?




Siccome la firma per ricevere il finanziamento era mia e di mio marito alla fine hanno pignorato tutti i nostri beni, hanno già preso la casa di uno dei miei figli>>, conclude Laura.



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